Restauro

Restauro

Il restauro costituisce per definizione “il momento metodologico del riconoscimento dell’opera d’arte, nella sua consistenza fisica e nella sua duplice polarità estetica e storica, in vista della sua trasmissione al futuro”. La consistenza fisica, acquista un’importanza primaria in quanto rappresenta il luogo stesso della manifestazione dell’immagine attraverso la quale si assicura la trasmissione dell’immagine al futuro. Detta trasmissione deve “mirare al ristabilimento dell’unità potenziale dell’opera d’arte, purchè ciò sia possibile senza commettere un falso artistico o un falso storico, e senza cancellare ogni traccia del passaggio dell’opera d’arte nel tempo.
Ogni epoca attraverso le sue vicende storiche, è il risultato di esperienze temporali e locali, un intreccio di situazioni che determinano il restauro.
Il momento conoscitivo dell’opera è fondamentale nel restauro. Esso non può  prescindere dalla conoscienza della consistenza materica, dell’istanza storica ed estetica. La conoscienza del testo architettonico nel contesto urbano si configura per il progettista come necessità che nasce dalla consapevolezza di dover prima interrogare l’esistente e poi proporre un mirato intervento di restauro, come conseguenza immediata del momento conoscitivo. Tale approccio conoscitivo è diretto sul manufatto, inteso quale libro di pietra, e indiretto attraverso lo studio delle fonti.

In questa direzione è stato svolto il progetto di Restauro e Risanamento Conservativo della Chiesa S. Michele Arcangelo e S. Giuseppe di Andria, cercando attraverso lo studio diretto del manufatto, del sito e della relazione con il luogo, indiretto, attraverso l’analisi della storia, di elaborare un progetto per il quale si pone l’imperativo morale della conservazione.

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